16 novembre 2024 – 18:45
Nel cuore dell’Istituto Comprensivo Demetrio Cosola di Chivasso, situato nella provincia di Torino, si è verificata una sconcertante scoperta che ha scosso genitori e insegnanti. Durante il pasto servito ai bambini delle classi quarte e quinte, sono stati segnalati la presenza di insetti e larve in almeno due piatti. Questo spiacevole episodio ha generato un’ondata di rabbia e indignazione, mettendo in discussione l’affidabilità del servizio mensa offerto dalla struttura educativa.Di fronte a questa grave situazione, le insegnanti hanno prontamente interrotto la distribuzione dei pasti ai piccoli studenti e il Comune di Chivasso è stato tempestivamente informato attraverso una segnalazione ufficiale da parte del corpo docente. In risposta a quanto accaduto, l’assessore all’Istruzione Gianluca Vitale ha annunciato che lunedì mattina convocherà un incontro con la società responsabile della fornitura dei pasti al fine di fare chiarezza sulla questione. “È fondamentale comprendere quali siano gli accordi contrattuali stipulati con l’azienda per garantire la sicurezza alimentare dei nostri studenti”, ha dichiarato l’assessore.Questa spiacevole vicenda riaccende i riflettori sulla qualità dei pasti offerti nelle scuole italiane. Non si tratta purtroppo di un caso isolato: solo pochi giorni fa, il 24 ottobre 2024, episodi simili si erano verificati in diverse istituzioni scolastiche della zona, tra cui cinque scuole a Settimo Torinese (Noce, Roncalli, Gramsci, Martiri della Libertà e Andersen) e due istituti a Brandizzo (Buozzi e Don Milani), dove anche in quel contesto erano state rinvenute larve o vermi nei piatti destinati ai giovani studenti.Questa serie di eventi solleva interrogativi sul controllo qualità e sulla sorveglianza igienico-sanitaria nei servizi mensa delle scuole italiane, evidenziando la necessità di adottare misure più rigorose per garantire la salute e il benessere degli studenti durante i pasti consumati all’interno delle strutture educative.