Un’impresa scientifica senza precedenti è stata portata a termine in Antartide, dove è stato finalmente raggiunto il ghiaccio più antico mai scoperto, risalente a 1,2 milioni di anni fa. Questo risultato straordinario è frutto del progetto ‘Beyond Epica – Oldest Ice’, finanziato dalla Commissione Europea e guidato dall’Italia attraverso l’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp). Con la conclusione della quarta campagna di perforazione, il progetto ha segnato un traguardo storico: l’opportunità di analizzare il contenuto di una carota di ghiaccio così antica rappresenta un autentico viaggio nel tempo verso le condizioni climatiche di oltre un milione di anni fa.Il coordinatore del progetto Beyond Epica, Carlo Barbante, professore all’Università Ca’ Foscari di Venezia e associato senior presso il Cnr-Isp, ha sottolineato l’enorme importanza di questo ritrovamento per le scienze climatiche ed ambientali. Secondo Barbante, la carota di ghiaccio possiede un valore eccezionale per la comprensione dei meccanismi climatici passati. Il successo ottenuto rappresenta non solo una vittoria per la ricerca scientifica ma anche un primato in campo internazionale: altri consorzi provenienti da Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e Australia sono attualmente impegnati nella ricerca del ghiaccio più antico e prezioso.In questo contesto competitivo ma collaborativo, l’Europa si è distinta per essere stata la prima ad aver raggiunto con successo l’obiettivo prefissato. La sfida continua tra i diversi attori coinvolti nella ricerca polare testimonia dell’importanza cruciale che riveste lo studio del ghiaccio antico per comprendere meglio l’evoluzione climatica del nostro pianeta.
“Scoperto ghiaccio antico di 1,2 milioni di anni in Antartide: successo italiano nel progetto ‘Beyond Epica – Oldest Ice'”
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