Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ha suscitato nuovamente scalpori politici con un’ultima ora che lo ha visto recedere da una decisione già resa pubblica. La nomina del nuovo capo del servizio di sicurezza interna (Shin Bet) sembrava ormai fatta: si trattava di Eli Sharvit, ex comandante della Marina israeliana. Tuttavia, in un comunicato diffuso oggi, l’ufficio del premier ha reso noto che Netanyahu ha deciso di intervistare altri candidati prima di prendere una decisione definitiva.La scelta dell’ex vice ammiraglio Sharvit era stata annunciata già ieri mattina: l’agenzia aveva reso noto che Netanyahu avrebbe nominato l’uomo per sostituire Ronen Bar nella guida del Shin Bet. Ma oggi, dopo un’ulteriore riflessione, il premier ha cambiato idea e ha preferito proseguire le ricerche in cerca della persona giusta per occupare quel ruolo delicato.La nomina di Sharvit era stata vista da molti come una scelta ovvia: il militare è stato al comando della Marina israeliana dal 2013 al 2016 e ha acquisito esperienza nella sicurezza nazionale. Inoltre, aveva già iniziato a svolgere funzioni all’interno del Shin Bet sin da quando era ancora comandante della Marina.La decisione di Netanyahu ha suscitato non poche perplessità: alcuni ritengono che il premier stia cercando di ritardare la nomina per motivi politici, mentre altri pensano semplicemente che voglia trovare la persona giusta. La scelta del nuovo capo del servizio di sicurezza interna è un’incognita che rimarrà tale fino a quando Netanyahu non deciderà di proseguire con le nomine inizialmente annunciate.La vicenda è solo l’ultima in una lunga serie di decisioni ambigue e incerte prese dal premier israeliano negli ultimi tempi. La nomina del nuovo direttore del Shin Bet è solo un esempio dei molti casi di indecisione e cambiamenti d’umore che Netanyahu ha manifestato in passato.
Scoraggiata la nomina di Sharvit, il premier israeliano cerca ancora il capo del suo servizio di sicurezza.
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