07 gennaio 2025 – 22:12
Le indagini sul caso del neonato trovato morto nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari il 2 gennaio scorso hanno preso una svolta inaspettata. La procura di Bari, che inizialmente ipotizzava il reato di abbandono di minore a carico di ignoti, ha deciso di iscrivere nel registro degli indagati il parroco della chiesa, don Antonio Ruccia, e il tecnico responsabile della manutenzione della culla termica. Questa nuova mossa ha portato a considerare l’ipotesi di omicidio colposo come reato principale. Le implicazioni legali e morali di questa situazione sono profonde e sollevano domande cruciali sulla responsabilità individuale e collettiva nella tutela dei più vulnerabili. La comunità locale è scossa da questa tragica vicenda che mette in discussione la fiducia nelle istituzioni religiose e nei professionisti che dovrebbero garantire la sicurezza e la protezione dei bambini. È necessario un approfondimento accurato per comprendere appieno i dettagli di questo drammatico evento e assicurare che giustizia sia fatta per il piccolo innocente che ha perso la vita in circostanze così cupe.