07 novembre 2024 – 19:45
L’inchiesta sull’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni ha scosso Milano, portando perquisizioni nei suoi uffici in piazza Palazzo di Città. Il sindaco Lo Russo tace, ma le opposizioni sollevano dubbi sull’immagine del Comune. Con una delega cruciale come l’Urbanistica, Mazzoleni si trova al centro di un dibattito che coinvolge l’identità della città e il nuovo piano regolatore. La giunta Lo Russo punta sul City branding per ridefinire Torino, ma l’indagine getta ombre sul futuro progettuale. Federico Debenedictis di Fratelli d’Italia difende la presunzione d’innocenza, mentre Firrao di Torino Domani chiede chiarezza sullo stato del piano regolatore. La maggioranza resta in silenzio, suscitando interrogativi sulla coerenza politica e la solidarietà di partito. Scanderebech di Forza Italia esige una reazione dinanzi ai tre avvisi di garanzia contro Mazzoleni, evidenziando la mancanza di mobilitazioni civili per responsabili politici coinvolti in procedimenti giudiziari. In questo contesto incerto, il destino del piano regolatore e la credibilità dell’amministrazione comunale restano incerti, mentre l’assessore si prepara a difendersi dalle accuse e a proseguire nel suo delicato incarico con serenità e determinazione.