21 luglio 2024 – 10:45
Il caso coinvolgente che ha scosso nuovamente l’opinione pubblica riguarda l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, oggetto di un’indagine in corso. A Milano, luogo di nascita dell’ex presidente degli Architetti, è stato preso in custodia un altro cantiere che una giudice, insieme alla procura guidata da Marcello Viola, considera irregolare. Questo riguarda le Residenze Lac: tre edifici di nove, dieci e tredici piani contenenti 77 appartamenti situati in via Cancano su un terreno precedentemente occupato da una fabbrica ormai dismessa vicino al parco delle Cave. Questa zona è stata identificata come di interesse ecologico e destinata alla realizzazione di progetti naturalistici per la tutela del paesaggio e dell’ambiente secondo il piano urbanistico approvato dal Comune.Tra gli otto individui coinvolti nelle accuse di lotte abusiva, abuso edilizio, abuso d’ufficio e falsificazione figura nuovamente l’assessore all’urbanistica di Torino Paolo Mazzoleni, che aveva ricevuto incarico come progettista dalla Lake Park srl durante la fase istruttoria. In passato era già stato indagato per abuso edilizio nella costruzione di un edificio a piazza Aspromonte a Milano nell’aprile del 2023. Su disposizione della gip Lidia Castellucci, i sigilli sono stati apposti al cantiere di via Cancano con l’accusa di vanificare la pianificazione territoriale a favore degli interessi privati senza una valutazione accurata del contesto territoriale.L’inchiesta condotta dai pm Marina Petruzzella, Mauro Clerici e Paolo Filippini ha rivelato che l’intervento era stato autorizzato tramite una convenzione urbanistica stipulata da un funzionario comunale davanti a un notaio senza il necessario via libera del Consiglio o della giunta comunale. Il sequestro è stato giustificato dalla necessità di impedire ulteriori danni causati dai lavori ancora in corso e dall’aumento dello sfruttamento urbano che minacciano gli interessi tutelati dalle normative edilizie.Non solo Mazzoleni è coinvolto nelle indagini della giunta Lo Russo: anche Marco Porcedda, nuovo assessore alla Sicurezza, è sotto accusa per abuso d’ufficio e divulgazione indebita di informazioni riservate. Anche altri membri della giunta sono stati iscritti nel registro degli indagati nell’inchiesta sulla cooperativa multiservizi Rear. La situazione ha suscitato reazioni politiche con Forza Italia che si schiera garantendo la presunzione d’innocenza ma chiedendo maggiore trasparenza e responsabilità politica.
