Durante la Giornata della Memoria di quest’anno, a Roma sono comparse delle scritte sui muri che mettono in luce un confronto tra il presente e il passato, rappresentando una reazione a lungo termine contro vessazioni, slogan antisemiti e attacchi verso Israele. Questi messaggi sono emersi proprio il giorno successivo al 7 ottobre, evidenziando un senso di isolamento che non può essere ignorato. In occasione del Viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale, il presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, Mario Venezia, ha sottolineato l’importanza di queste manifestazioni come forma di resistenza e memoria contro le ingiustizie del passato. La presenza di tali scritte rappresenta un segnale tangibile della volontà di non dimenticare e di combattere ogni forma di discriminazione e odio. Sono gesti simbolici ma potenti che richiamano alla responsabilità collettiva nel preservare la memoria storica e nell’affermare con forza i valori dell’inclusione e del rispetto reciproco. In un periodo in cui il mondo sembra diviso da conflitti e disuguaglianze, è fondamentale ricordare le tragedie del passato per costruire un futuro migliore basato sulla solidarietà e sull’empatia verso tutti gli esseri umani.
“Scritte sui muri di Roma: resistenza e memoria contro l’odio”
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