06 novembre 2024 – 21:45
Durante il convegno regionale “Oltre l’aula: Istruzione e diritto all’apprendimento e alla scuola per studenti con bisogni di cura”, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, sono emersi dati aggiornati riguardanti la Scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare. Questo servizio, attivo dagli anni ’60, si impegna a garantire un percorso educativo completo per bambini e ragazzi affetti da patologie. Il modello organizzativo Hub e Spoke adottato dalle regioni Piemonte e Valle d’Aosta assicura una continuità didattica durante le fasi di trattamento. L’obiettivo dei Centri spoke è favorire l’integrazione con la scuola di provenienza, più radicata sul territorio rispetto al Centro hub.Nel contesto dell’Oncologia, la scuola entra in gioco dopo che medico e psicologo hanno comunicato la diagnosi ai genitori e al giovane paziente. Gli insegnanti vengono coinvolti sulla base della classe frequentata dal paziente, individuata dallo psiconcologo che segue il caso. Periodicamente si tengono incontri tra gli insegnanti ospedalieri per condividere esperienze e casi clinici. È fondamentale promuovere una stretta collaborazione con la scuola di origine tramite incontri online o telefonici al fine di favorire una sinergia efficace.L’impegno a sostenere la scuola ospedaliera e i progetti dedicati è ribadito dall’equipe pediatrica. Altrettanto cruciale è accompagnare il ritorno a scuola dei giovani pazienti in maniera meno traumatica possibile. Medici e psicologi possono supportare gli insegnanti ospedalieri fornendo loro indicazioni utili nella gestione del rientro a scuola. La scuola in ambiente sanitario rappresenta un’opportunità preziosa per continuare il proprio percorso formativo, pur tenendo conto delle condizioni fisiche del paziente e delle priorità terapeutiche.