20 agosto 2024 – 16:15
Il primo principio che ho stabilito personalmente all’interno del regolamento di Scuolapercani è il rispetto assoluto per il benessere degli animali. Nonostante le accuse lanciate da alcune associazioni cinofile, il fondatore del centro cinofilo nega con fermezza l’utilizzo di metodi coercitivi nell’addestramento dei cani portati dai proprietari nella struttura a Paderno Dugnano, alle porte di Milano. Il team di Scuolapercani è composto da 25 appassionati ragazzi che condividono un profondo amore per i cani, contando attualmente su più di 2000 clienti provenienti da diverse regioni d’Italia e d’Europa. Tra le pratiche contestate nel centro, vi è in particolare l’uso del collare a scorrimento, ritenuto potenzialmente dannoso per gli animali causando lesioni o ipossia. Tuttavia, va sottolineato che tale collare è un dispositivo di protezione individuale utilizzato per garantire la sicurezza dell’operatore, del pubblico e del cane stesso. Nel corso degli anni, abbiamo addestrato numerosi cani provenienti da varie parti d’Italia ed Europa senza mai riportare alcun danno. Coloro che criticano il collare a scorrimento lo fanno principalmente per ignoranza o interessi economici. In Italia, chi tenta di smascherare un sistema corrotto viene spesso attaccato da coloro che ne traggono vantaggio, un fenomeno comune in diversi settori. Tra coloro che hanno denunciato Scuolapercani c’è Dunia Rahwan, la quale ha raccontato di essere stata verbalmente aggredita da un dipendente della struttura fuori dalla caserma dei carabinieri di Paderno Dugnano lo scorso 23 luglio.
