Le istituzioni scolastiche di Montevarchi (Arezzo) si sono sollevate contro l’attuazione del regolamento comunale sulle mense, che prevede un menù ridotto e alternativo per gli studenti le cui famiglie non versano la tariffa prevista. Per coloro in ritardo con i pagamenti, è stato deciso di offrire una sorta di spuntino a base di pane condito con olio d’oliva (la tipica fettunta toscana), anziché il pasto completo. La sindaca Silvia Chiassai Martini, a capo di una giunta di centrodestra, ha deciso di imporre sanzioni per colmare un crescente deficit bilanciario che ha già raggiunto gli 85.000 euro nel secondo trimestre, ovvero le rette non saldate da settembre ad oggi.Tuttavia, le scuole non hanno accettato passivamente questa decisione. In riunioni convocate d’urgenza lunedì sera, due consigli di istituto hanno immediatamente preso posizione contro l’applicazione del regolamento. Il consiglio della scuola ‘Magiotti’ ha votato all’unanimità un documento in cui si sottolinea che “il servizio mensa rientra nell’orario scolastico e quindi costituisce parte integrante del diritto allo studio garantito e protetto dalla Costituzione”. Inoltre, ha ribadito “la distinzione dei ruoli e delle funzioni della scuola rispetto al Comune, il quale è responsabile solo della gestione del servizio mensa compreso il recupero dei debiti accumulati dalle famiglie in ritardo con i pagamenti”.Un altro consiglio di istituto, quello di un’altra scuola denominata ‘Mochi’, ha espresso le proprie perplessità in una lettera inviata all’amministrazione comunale. La sindaca Silvia Chiassai Martini ha replicato alle critiche provenienti dai partiti – oggi si sono uniti al Pd regionale anche M5s e Avs – affermando che “è sbagliato che una scuola intervenga su questioni tecniche che non rientrano nelle sue competenze”. Ha aggiunto: “La richiesta legittima del pagamento della mensa è rivolta ai genitori capaci di farlo ma che tentano invece di eludere l’obbligo”.”Quest’anno – ha spiegato – abbiamo atteso cinque mesi prima di intervenire ma ci siamo trovati con un debito insoluto pari a 85.000 euro che avrebbe potuto aumentare ulteriormente”. Pertanto, “abbiamo chiesto alle famiglie morose il pagamento”, ottenendo così “una riduzione immediata del debito insoluto da 85.000 euro a 6.000 euro”. Attualmente rimangono 13 famiglie in ritardo con i pagamenti, alcune delle quali devono ancora saldare debiti per 2 o 3.000 euro.Secondo il Pd “la destra sta colpendo i bambini”, definendo la decisione dell’amministrazione comunale come agghiacciante. Quartini (M5s) parla invece di “meschinità” e critica Montaruli (Pd) e Forza Italia. Zanella (Avs) denuncia una “crudeltà che porta alla creazione di ghetti”.Tuttavia, Silvia Chiassai ha ricordato che quando è diventata sindaca ha scoperto che “il regolamento della precedente amministrazione di sinistra prevedeva la negazione completa del pasto a chi non pagava la mensa” e c’erano debiti per un totale di 500.000 euro dovuti alla mancata corresponsione delle tariffe da parte delle famiglie.
Scuole di Montevarchi contro regolamento mensa: sindaca impone sanzioni per debiti famiglie. Polemiche e critiche politiche.
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