07 ottobre 2024 – 11:33
Durante un’adolescenza turbolenta, si usa spesso dire “scusate ragazzi” con una certa indulgenza. E c’è da scommettere che questa espressione tipicamente romana, diventata un tormentone nazionale grazie anche a programmi televisivi come Striscia la Notizia e film con attori come Christian De Sica, abbia attraversato la mente del politico milanese Matteo Salvini in un momento critico a Pontida, dove si è trovato a fronteggiare l’ultimo e forse più pesante capitolo dello scontro con il suo alleato centrista, Antonio Tajani.”Ius Scholae in vista, Tajani scafista”, recitava uno striscione srotolato dai Giovani Padani, la sezione giovanile della Lega, durante la celebrazione tradizionale a Pontida. Una rima tagliente che nascondeva un chiaro intento diffamatorio, usata per riassumere una disputa che si protrae da settimane. Tutto ebbe inizio quando Forza Italia ha tentato di introdurre una modifica alla legge sulla cittadinanza nel bel mezzo dell’estate, causando tensioni nel centrodestra.In questo contesto incandescente, le scuse sono state chieste a nome di tutti i protagonisti coinvolti, mentre l’atmosfera politica rimaneva tesa e carica di significati nascosti.