26 gennaio 2024 – 16:49
Nelle ultime settimane è stata individuata la presenza di Trichinella in un esemplare di cinghiale abbattuto durante una battuta di caccia nei dintorni di Aosta. Questa informazione è stata resa nota dal servizio di Igiene degli alimenti di origine animale appartenente al dipartimento di Prevenzione dell’azienda Usl della Valle d’Aosta. La Trichinellosi rappresenta una malattia parassitaria che può infettare mammiferi e altri animali, soprattutto se sono carnivori o onnivori, ma può colpire anche l’uomo nel caso in cui si nutra di carne infestata.Il parassita è stato scoperto grazie ai controlli obbligatori effettuati dai veterinari dell’Usl su tutti i suini e i cinghiali allevati o cacciati. “Da moltissimi anni – afferma Emilio Bazzocchi, direttore della struttura Igiene degli alimenti di origine animale – è prevista l’analisi per la ricerca della Trichinella sulle carni destinate all’alimentazione umana provenienti da suini e cinghiali. I cacciatori sono ben consapevoli di questa pratica che li obbliga a contattare il veterinario prima di consumare le carni dei cinghiali che hanno abbattuto. Tuttavia, è sempre opportuno ribadire a tutti coloro che praticano la caccia al cinghiale o macellano suini, di attendere la comunicazione ufficiale del risultato negativo prima di consumare o utilizzare tali carni al fine di evitare rischi sanitari inutili causati da una malattia insidiosa e difficile da diagnosticare. Inoltre, è importante sottolineare che l’intervallo tra una scoperta e l’altra si sta riducendo: fino ad oggi, in Valle d’Aosta, sono stati segnalati quattro casi di positività alla Trichinella nel cinghiale: nel 2001 a Verrès, nel 2008 a Saint-Pierre, nel 2012 a Hône e, più recentemente, nel 2021 ad Avise. Quello di ieri è stato individuato solamente due anni dopo l’ultimo ritrovamento”.