25 settembre 2024 – 21:01
La sentenza della Corte d’appello di Milano che ha riconosciuto l’indennizzo per ingiusta detenzione a Pasquale Longarini, ex magistrato della procura di Aosta e attuale giudice civile al tribunale di Imperia, rappresenta un importante passo verso la riparazione di un grave torto subito. Dopo aver trascorso 61 giorni ai domiciliari per poi essere giudicato innocente, Longarini ha finalmente ottenuto il riconoscimento del suo diritto a un risarcimento di 48 mila 800 euro. L’inchiesta nei confronti del magistrato era scaturita da dichiarazioni infondate dei carabinieri, e l’accoglimento del ricorso presentato dai suoi legali da parte della Corte d’appello sottolinea la totale assenza di fondamento delle accuse mosse nei suoi confronti.I difensori di Longarini hanno sottolineato l’importanza di questo provvedimento non solo per la restituzione dell’ingiustizia subita, ma anche per la sua riabilitazione morale e professionale. Il lavoro serio e impegnativo svolto dal dottor Longarini in Valle d’Aosta è stato finalmente riconosciuto e valorizzato dalla decisione definitiva della Corte d’appello. La mancata presentazione di ricorso da parte della procura generale ha reso il provvedimento definitivo il 17 settembre, confermando l’assoluzione definitiva di Longarini dalla Cassazione il 28 ottobre.Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Milano su segnalazione dei carabinieri non hanno trovato alcun riscontro nei tre gradi di giudizio svolti, dimostrando la completezza dell’assoluzione del magistrato. I giudici hanno evidenziato che Longarini si è sempre comportato in modo equilibrato e corretto, sottolineando il pregiudizio subito a livello personale e familiare a causa dell’impatto negativo della vicenda sulla sua vita quotidiana. Con questa decisione, si pone una pietra miliare nella ricostruzione dell’integrità e della reputazione del dottor Longarini, che potrà finalmente riprendere la sua attività professionale con la dignità e l’onore che gli sono dovuti.
