06 marzo 2025 – 17:40
La sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Palermo ha stabilito che Giovanni Barreca, l’uomo di Altavilla Milicia che un anno fa commise un omicidio plurimo durante un esorcismo, è mentalmente capace e responsabile dei suoi atti. Nonostante la richiesta del pubblico ministero di condannarlo a 18 anni di reclusione per omicidio plurimo aggravato e occultamento di cadavere, la difesa aveva cercato di sostenere l’infermità mentale dell’imputato. Tuttavia, la Corte ha respinto tale tesi e ha dichiarato infondate le richieste di nullità del decreto di rinvio a giudizio sollevate da altri imputati coinvolti nel caso.Oltre a Barreca, sono coinvolti nell’omicidio anche Sabrina Fina e Massimo Carandente, accusati di aver partecipato al rito dell’esorcismo insieme alla figlia minorenne dell’imputato. La decisione della Corte implica che tutti gli imputati dovranno affrontare il processo senza possibilità di ricorrere al rito abbreviato. L’avvocato di Barreca aveva insistito sulla sua incapacità totale di intendere e volere secondo una perizia collegiale richiesta dalla procura locale.Il legale di Sabrina Fina, Franco Critelli, ha invece sottolineato il ruolo passivo della sua assistita nel tragico evento avvenuto durante l’esorcismo. La sentenza attesa riguarda la figlia minorenne coinvolta nel caso, la cui responsabilità sarà decisa dai giudici minorili. In conclusione, la decisione della Corte d’Assise conferma la responsabilità degli imputati nell’omicidio plurimo e respinge le argomentazioni difensive riguardanti l’infermità mentale e altre questioni sollevate durante il processo.