03 marzo 2025 – 18:45
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza a favore di un detenuto che si trovava in regime carcerario rigido, confermando la decisione del tribunale di sorveglianza di Torino e respingendo il ricorso presentato dal ministero della Giustizia. Il protagonista di questa vicenda è Domenico Laurendi, 56 anni, originario di Sant’Eufemia di Aspromonte, noto con il soprannome di Rocchellina, condannato in appello nel 2024 a 19 anni di reclusione nell’ambito del processo legato alla ‘ndrangheta derivante dall’operazione Eyphemos della Dda di Reggio Calabria sotto la guida del magistrato Giovanni Bombardieri. Il detenuto aveva richiesto l’autorizzazione per ottenere un lettore musicale portatile con le relative cuffie al fine di ascoltare dei CD; motivazioni che includevano sia finalità ludiche che didattiche e lavorative. Il tribunale ha stabilito che l’acquisto dell’apparecchio sarebbe stato consentito a patto che il lettore fosse opportunamente sigillato e i dischi regolarmente marchiati dalla SIAE per garantire l’integrità e l’assenza di rischi esterni. Inoltre, come ulteriore misura precauzionale, i giudici subalpini hanno ordinato controlli periodici sul dispositivo durante gli orari previsti per la consegna.
