31 gennaio 2024 – 17:35
La richiesta della Procura Generale di Torino, nel processo d’appello-bis sulla presenza della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta, è stata quella di confermare le quattro condanne già inflitte nel 2021. Dopo una lunga requisitoria durata sette ore, il procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi ha chiesto una condanna a dieci anni per Antonio Raso, ristoratore di Aosta, e otto anni ciascuno per Nicola Prettico, ex consigliere comunale, e Alessandro Giachino. I tre sono imputati per associazione mafiosa. Per Monica Carcea, ex assessora comunale di Saint-Pierre, l’accusa ha richiesto sette anni di carcere per concorso esterno. Nel gennaio dello scorso anno, la Cassazione aveva annullato le condanne inflitte in secondo grado e disposto un nuovo processo. Durante l’udienza, l’accusa ha ripercorso gli elementi fondamentali che avevano portato alla condanna originaria e ha sottolineato come le indagini abbiano dimostrato pienamente la presenza della “locale” di ‘ndrangheta in Valle d’Aosta. In aula era presente solo Monica Carcea, mentre gli altri tre imputati erano assenti. Tutti e quattro sono stati rilasciati il 31 marzo del 2023. Il processo è stato rinviato al 10 aprile quando sarà la volta delle difese degli imputati che hanno sempre sostenuto la loro innocenza.