11 gennaio 2024 – 09:47
Rilasciato dalla polizia di Torino per sostenitore della squadra bianconera.
La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza che conferma la validità del Daspo, un provvedimento emesso dalla questura di Torino, nei confronti di un tifoso bianconero residente a Vibo Valentia. Tale provvedimento è stato preso a seguito dei cori razzisti rivolti contro Lukaku durante una partita tra Juventus e Inter.Il destinatario di questa misura è un individuo che risiede a Vibo Valentia ed è anche titolare di un esercizio commerciale nella zona. La Corte ha stabilito che quest’uomo dovrà presentarsi alla questura locale al termine del primo tempo di ogni partita della Juventus per i prossimi cinque anni.Questa decisione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il razzismo nel calcio. Mostra come le autorità siano impegnate nel contrastare comportamenti discriminatori all’interno degli stadi e garantire un ambiente sicuro per tutti gli spettatori.È fondamentale che simili episodi vengano puniti in modo deciso e che sia tracciata una linea chiara sul fatto che il razzismo non sarà tollerato nel mondo dello sport. Il Daspo si configura come una misura restrittiva, ma necessaria, per educare e dissuadere i responsabili da ripetere tali azioni offensive.L’obbligo imposto al tifoso bianconero di presentarsi alla questura locale rappresenta una forma di monitoraggio e vigilanza costante, mirata a garantire il rispetto delle norme e prevenire futuri episodi discriminatori.In conclusione, questa sentenza della Corte di Cassazione conferma la validità del Daspo come strumento efficace nella lotta contro il razzismo nel calcio. Rappresenta un segnale forte che dimostra la determinazione delle autorità nel contrastare comportamenti discriminatori e promuovere un ambiente di gioco inclusivo per tutti.