Sentenze pesanti a Hong Kong: 10 anni di carcere per attivisti pro-democrazia. Reazioni internazionali preoccupate.

La sentenza della West Kowloon Court di Hong Kong ha scosso l’opinione pubblica internazionale, condannando con pene fino a 10 anni di carcere cinque attivisti pro-democrazia che avevano promosso nel 2020 le primarie per le elezioni parlamentari dell’ex colonia britannica. Tra i condannati figurano il giurista Benny Tai, politici come Au Nok-hin, Andrew Chiu, Ben Chung e Gordon Ng, insieme ad altre 41 persone coinvolte nel procedimento. Questo processo è stato definito il più grande sulla sicurezza nazionale di Hong Kong secondo la legge impostavi da Pechino nel 2020 in seguito alle proteste del 2019.Il caso ha coinvolto complessivamente 45 attivisti pro-democrazia, accademici ed ex politici noti come ‘Hong Kong 47’, accusati nel 2021 di cospirazione al fine della sovversione per aver organizzato delle primarie non ufficiali in vista delle elezioni parlamentari. La maggior parte degli imputati si trova attualmente in stato di detenzione, mentre due sono stati assolti. Benny Tai è stato considerato il “mente e organizzatore” del gruppo e ha ricevuto la condanna più pesante con 10 anni di reclusione. Anche Gordon Ng, cittadino australiano con doppia cittadinanza, è stato colpito da una pena di sette anni e tre mesi di carcere, suscitando la forte reazione del governo australiano.Le pene sono state comunicate dai giudici dell’Alta Corte in soli dieci minuti, senza leggere il dispositivo completo di condanna che conta ben 82 pagine. Le primarie erano state organizzate con l’intento di favorire la candidatura dei sostenitori della democrazia alle elezioni locali del 2020 e indebolire il governo locale. Tuttavia, questa iniziativa è stata interpretata come un tentativo di destabilizzazione istituzionale e ha portato alla dura repressione da parte delle autorità cinesi.La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per le pesanti condanne emesse dalla corte hongkonghese. Gli Stati Uniti hanno condannato fermamente le sentenze contro i sostenitori della democrazia e gli ex deputati, definendo l’azione giudiziaria come un attacco alla libertà politica garantita dalla Costituzione locale. La situazione continua a destare preoccupazione sul fronte dei diritti civili e delle libertà democratiche nella regione.