03 dicembre 2024 – 19:30
Il sequestro record di cocaina nel Mediterraneo avvenuto nel 2023 ha scosso le autorità portuali di Porto Empedocle con l’arrivo di cinque tonnellate della pericolosa sostanza, dal valore stimato intorno al miliardo di euro. Le indagini hanno coinvolto i comandanti e l’equipaggio di due imbarcazioni, culminate nelle condanne emesse ieri per traffico internazionale di stupefacenti. Il giudice Marco Gaeta ha inflitto sedici anni al capitano della nave Plutus, il russo Viktor Dyachenko, e a Vincenzo Catalano, comandante del peschereccio Ferdinando D’Aragona, proveniente da Bagnara Calabra. Anche tre membri dell’equipaggio sono stati condannati: il tunisino Kamel Thamlaoui, residente a Tricase Lecce, ha ricevuto una pena di 14 anni, mentre l’albanese Elvis Lleshaj e il tunisino Samj Mejri, residente a Barcellona Pozzo di Gotto Messina, ne hanno avuti 12 ciascuno.Inoltre, sono state comminate multe consistenti ai due comandanti e ai membri dell’equipaggio come sanzione aggiuntiva. Una volta scontata la pena detentiva, sia il capitano che l’equipaggio saranno espulsi dall’Italia come misura ulteriore. I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo sono intervenuti prontamente a Porto Empedocle riuscendo a intercettare la droga prima che potesse essere trasferita dalla nave Plutus al motopeschereccio Ferdinando D’Aragona. Il carico enorme proveniente dall’America centrale era stato trasportato da Santo Domingo ed era giunto finalmente in Italia dopo aver fatto tappa in varie località.L’indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha ricostruito minuziosamente il percorso della nave partita da Santo Domingo a giugno e passata per Trinidad e Tobago e Las Palmas Gran Canaria Spagna prima di arrivare nel Canale di Sicilia. Dopo lo scarico del carico illegale sul motopeschereccio calabrese, la nave tentò invano una fuga verso la Turchia ma fu bloccata dalle autorità competenti garantendo così uno dei più significativi sequestri mai effettuati in Italia.