11 settembre 2024 – 16:48
L’editoria è un mondo affascinante, ricco di storie e di personaggi che hanno contribuito a plasmarlo nel corso degli anni. Uno di questi protagonisti è stato Sergio Musumeci, il fondatore dell’omonima casa editrice valdostana che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama editoriale italiano.La sua scomparsa, avvenuta all’età di 91 anni, ha lasciato un vuoto incolmabile nella famiglia e nella comunità editoriale. La notizia del suo decesso è stata annunciata dalla moglie Francesca e dai figli Paolo, Jean-Claude, Maurizio, Alessandra e Gabriel durante i funerali che si sono tenuti in segno di commossa partecipazione.La Casa Editrice Sergio Musumeci ha visto la luce nel lontano 1967 all’interno dell’azienda tipografica valdostana fondata dallo stesso Musumeci. In oltre cinquant’anni di attività, l’editrice ha dato vita a una miriade di pubblicazioni che spaziano dalle collane a carattere locale a quelle nazionali, ampliando costantemente il proprio catalogo per soddisfare le esigente dei lettori più diversificati.Tra le opere più significative pubblicate dall’editrice vi sono “Parchi nazionali e zone protette” di Fulco Pratesi, che ha aperto la collana dedicata alla natura, e “Fiori e piante medicinali” di Aldo Poletti, un vero e proprio punto di riferimento nel campo della salute naturale con traduzioni in diverse lingue europee.Ma non solo natura: grazie all’impegno dell’editrice sono state portate alla luce opere come il “Nouveau dictionnaire de patois valdôtain” di Aimé Chenal e Raymond Vautherin o “Arte sacra in Valle d’Aosta”, che ha presentato i tesori della Diocesi di Aosta attraverso una meticolosa catalogazione a cura di monsignor Edoardo Brunod e don Luigi Garino.Il lavoro instancabile e la passione per la cultura hanno reso Sergio Musumeci un punto fermo nell’universo editoriale italiano, lasciando un’eredità preziosa da custodire gelosamente per le generazioni future.