La serie televisiva svedese ‘Snödrömmar’ ha portato alla ribalta la cultura e la mitologia dei Sami, popolazione indigena dell’artico che vive nel nord della Svezia, Norvegia, Finlandia e Russia. Ambientata su una montagna dove una famiglia Sami gestisce un albergo e un centro sciistico, la storia si concentra sulla lotta per salvare l’attività dalla mancanza di neve. Le figlie della proprietaria, Ristin e Aila, si immergono nella loro cultura e lingua ancestrale per affrontare la sfida.Con 300 parole per descrivere neve e ghiaccio, la lingua Sami è ricca di sfumature legate alla natura artica. La serie integra elementi mitologici e culturali Sami, offrendo uno sguardo autentico su una realtà spesso trascurata dai media nazionali. Il regista Jonas Wallerström ha sottolineato l’importanza di trattare con rispetto e sensibilità una cultura viva e attuale.L’emergere di paralleli con tematiche ambientali come il cambiamento climatico ha suscitato dibattiti tra critici e spettatori. La presenza di una protagonista simile a Greta Thunberg ha generato interpretazioni contrastanti, mentre il tema delle miniere nell’artico ha evidenziato le tensioni tra interessi politici e preservazione culturale.La reazione positiva della comunità Sami alla serie testimonia il desiderio di condividere la propria identità e tradizioni con il resto della società svedese. Evelina Solsten, influencer appartenente a una famiglia di pastori di renne, ha espresso gratitudine per l’opportunità di far conoscere al pubblico una parte importante della sua vita. In un contesto in cui i Sami sono spesso visti come un “problema”, questa narrazione rappresenta un passo verso una maggiore comprensione e apprezzamento della ricchezza culturale di questa antica popolazione artica.
“Serie TV ‘Snödrömmar’: cultura Sami in primo piano, tra tradizione e sfide ambientali”
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