06 novembre 2024 – 09:34
Le elezioni per la presidenza dell’Anci sono sempre un momento di grande tensione e confronto tra i sindaci italiani. Questa volta, l’incoronazione di Gaetano Manfredi sembrava essere una conclusione scontata, ma i sindaci ostili non si arrendono facilmente. Situati principalmente nel Nord Italia, lungo l’asse Milano-Torino, essi hanno deciso di lanciarsi in una battaglia che sembrava persa in partenza.Sostenuto da Pd e M5S, con il sostegno anche di importanti fette di Forza Italia e Lega, l’ex rettore della Federico II sembrava avere il vento in poppa. Tuttavia, i sindaci ribelli non si sono dati per vinti e hanno deciso di mettere in discussione questa leadership annunciata.La sfida si prospetta quindi avvincente e piena di colpi di scena: chi riuscirà a conquistare la fiducia dei 7mila comuni chiamati a eleggere il successore di Antonio Decaro? Le alleanze politiche si intrecciano e si scontrano, mentre le strategie dei candidati vengono messe alla prova.Il destino dell’Anci è appeso a un filo sottile, pronto a essere trascinato dalla competizione senza esclusione di colpi tra i vari schieramenti. I sindaci ostili dimostrano determinazione e coraggio nell’affrontare questa sfida apparentemente impossibile, pronti a tutto pur di difendere i propri interessi e le proprie visioni per il futuro dell’associazione.