03 marzo 2025 – 02:33
LONDRA: un’atmosfera vibrante di tensione e diplomazia si respira davanti al portone di Downing Street. Mentre un gattino passeggia incurante, Keir Starmer lo indica con un sorriso complice, ma è Giorgia Meloni a rispondere con fierezza: “I have two”. Due felini a Roma, due leader che si sfidano e corteggiano nella capitale britannica, lasciando scie di ambiguità e rivalità. La premier non nasconde il suo disagio per questa strana sintonia anglo-francese, quasi la soffra fisicamente. Nel frattempo, atterra nella base della Raf e già il Guardian fa eco all’ultima notizia: il premier britannico presenterà un piano di pace in collaborazione con Macron. E la premier italiana sarà coinvolta nel direttorio a tre, in una delicata partita europeista che la mette in competizione con Trump. Le incertezze avanzano, i dubbi si fanno strada nel cuore della diplomazia: valuteremo, dice cautamente. Nel pomeriggio, i grandi della Nato si riuniscono a Lancaster House senza la presenza del tycoon americano. Meloni è carica e determinata, forte del contatto recente con Donald Trump ottenuto durante la missione britannica. Al presidente Usa ha consegnato parole dolci e rassicuranti, sottolineando l’importanza cruciale delle garanzie offerte dalla Nato per l’Italia: non possiamo permetterci di rinunciarvi.