L’Italia sta vivendo un profondo cambiamento demografico, con una popolazione sempre più anziana e spesso sola: ben 8,8 milioni di individui si trovano a vivere in solitudine, e il 55,2% di essi ha superato i 60 anni. Le badanti che si occupano di loro sono solo 8,5 ogni 100 persone sole di età superiore ai sessant’anni, come riportato nel Rapporto 2025 Family (Net)work dal Censis e promosso da Assindatcolf.Vivere da soli non implica necessariamente uno stato di disagio, ma comporta una serie di sfide che possono accentuarsi con l’avanzare dell’età. Secondo l’indagine condotta su un campione di oltre 2.300 famiglie datrici di lavoro domestico, la principale preoccupazione riguarda la mancanza di assistenza immediata in caso di emergenza (50,5%), percentuale che aumenta al 52,2% tra coloro che hanno superato i 75 anni. Seguono le difficoltà legate alla gestione delle attività domestiche e alla preparazione dei pasti (38,2%).La solitudine e l’assenza di relazioni di supporto rappresentano una preoccupazione per il 31,6% della popolazione esaminata. È interessante notare come questo dato sia più elevato tra i soggetti sotto i 50 anni (45,1%) rispetto agli ultra-75enni (22%). Questi numeri evidenziano la complessità delle sfide connesse alla crescita del numero di persone anziane e sole nella società italiana contemporanea.
Sfide e preoccupazioni della popolazione anziana solitaria in Italia
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