“Silenzio notturno, grido disperato: la tragedia di Roua Nabi e la responsabilità della comunità”

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25 settembre 2024 – 14:45

Nel silenzio della notte, il grido disperato di una bambina squarcia l’aria e risuona tra i muri del palazzo. Mattia Salvato, svegliato di soprassalto, si trova di fronte a una scena agghiacciante: Roua Nabi giace riversa in una pozza di sangue sulle scale, vittima dell’ennesimo atto di violenza da parte del marito Abdelkader Ben Alaya. La tragedia si consuma davanti agli occhi impotenti dei figli adolescenti, testimoni muti della furia omicida che ha spezzato la vita della loro madre. Mentre la piccola chiama il 112 e cerca di prestare soccorso alla donna ferita, il quartiere intero si riempie di rimpianti e pentimenti per non essere intervenuto prima, per non aver ascoltato le urla che da troppo tempo echeggiavano tra le mura domestiche.La storia tormentata della coppia rivela un passato segnato da abusi e violenze, culminati nella tragica fine di Roua. Abdelkader Ben Alaya, muratore quarantottenne con un braccialetto elettronico imposto dalla giustizia per precedenti episodi di maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie, ha dimostrato ancora una volta la sua pericolosit e il suo totale disprezzo per la vita umana. Il quartiere che fino a quel momento aveva assistito in silenzio alle dispute familiari ora si ritrova a fare i conti con la propria indifferenza e la mancanza di coraggio nel denunciare situazioni di violenza domestica.Mentre le autorità accorrono sul luogo del delitto e Mattia si tormenta per non aver agito prima, la comunità si interroga su come sia possibile che una tragedia simile abbia potuto consumarsi sotto i loro occhi senza che nessuno intervenisse. Il dolore e lo sgomento sono palpabili nell’aria notturna mentre il sangue versato sulle scale diventa simbolo della violenza inaudita che continua a insinuarsi nelle pieghe delle relazioni familiari. La morte violenta di Roua Nabi rappresenta un monito drammatico sull’importanza della solidarietà e dell’ascolto attivo nelle comunità, affinché nessun’altra vita venga spezzata dall’ombra oscura della violenza domestica.

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