Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, ha discusso delle richieste provenienti dal vertice della curva, menzionando gli scambi di opinioni e sottolineando che non ha ricevuto minacce né si è mai sentito intimidito. Questa mattina è stato ascoltato come testimone nell’ambito dell’inchiesta milanese riguardante le curve degli stadi. Durante il suo intervento, Inzaghi ha affrontato con serenità e determinazione i temi delicati emersi durante l’indagine, dimostrando la sua integrità e la sua totale estraneità a eventuali pressioni esterne. La sua testimonianza ha gettato luce su questioni fondamentali legate alla gestione delle tifoserie organizzate e all’importanza di garantire un clima di sicurezza negli impianti sportivi. La professionalità e la chiarezza con cui Inzaghi si è espresso hanno contribuito a dissipare ogni dubbio sul suo coinvolgimento in situazioni compromettenti o ambigue. Il suo ruolo di allenatore di una squadra di calcio di alto livello non lo esonera dalla responsabilità di essere un modello positivo anche al di fuori del campo da gioco, promuovendo valori etici e comportamenti corretti tra i propri giocatori e sostenitori. Inzaghi si è distinto per la coerenza delle sue dichiarazioni e per la sua ferma condanna nei confronti di qualsiasi forma di violenza o illegalità legata al mondo dello sport. La sua partecipazione attiva all’inchiesta rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro gli abusi e gli illeciti nel calcio, dimostrando che anche le figure più autorevoli possono contribuire a promuovere una cultura della legalità e del rispetto reciproco all’interno dell’ambiente sportivo.
“Simone Inzaghi testimone nell’inchiesta sulle curve: integrità e serenità”
Date: