14 novembre 2024 – 08:45
Un pool interforze composto da un pubblico ministero designato da un Gruppo interforze già istituito dalla prefettura, sotto il coordinamento di un viceprefetto, sarà incaricato di guidare la sinergia tra la prefettura e la Dda, Direzione distrettuale antimafia. Tale iniziativa rappresenta l’implementazione a livello locale di un accordo stipulato tra il Ministero dell’Interno e la Procura nazionale antimafia. La firma del protocollo di collaborazione è avvenuta oggi presso la prefettura, alla presenza del prefetto Donato Cafagna e del magistrato Giovanni Bombardieri, capo della Dda e della procura di Torino. Partecipava all’importante evento anche Lucia Musti, procuratore generale del Piemonte.Secondo quanto dichiarato dal prefetto, questa sinergia mira a potenziare l’attività di raccolta e scambio d’informazioni, già esistente ma ora resa organica e sistematica, al fine di condurre indagini volte a rendere il sistema economico impermeabile alle infiltrazioni mafiose. Il principale obiettivo del nuovo team interforze sarà individuare eventuali tentativi di infiltrazione dei clan nei cantieri locali. I dati evidenziano come le organizzazioni criminali abbiano da tempo cercato d’infiltrarsi nel sano tessuto economico torinese.Nel corso dell’anno sono stati adottati 22 provvedimenti antimafia nella regione, tra cui 17 informazioni, 3 dinieghi white list e 2 prevenzioni collaborative. Quattordici delle imprese coinvolte hanno sede in città mentre altre si trovano nell’area di Cuorgnè-Rivarolo. I settori maggiormente colpiti dalle azioni delle mafie vanno dall’edilizia alle costruzioni, dalle installazioni impiantistiche ai servizi di ponteggio con ben 27 provvedimenti emanati; seguono il settore dell’autotrasporto con altri 14 provvedimenti.Queste misure confermano l’impegno delle autorità nell’affrontare con determinazione le infiltrazioni criminali nel panorama economico locale e rappresentano un passo significativo verso la salvaguardia dell’integrità economica della regione piemontese.
