09 luglio 2024 – 13:50
Durante l’operazione condotta dalla Direzione investigativa antimafia nel marzo 2018, è venuta alla luce l’esistenza di un complesso sistema di riciclaggio situato nella capitale italiana e attivo su tutto il territorio nazionale. Gli indagati, accusati di essere coinvolti in due associazioni criminali, sono stati implicati in attività illecite quali riciclaggio di denaro, autoriciclaggio, estorsioni e usura. Il giudice ha emesso 18 misure cautelari e disposto il sequestro preventivo di tre società del valore superiore a 131mila euro. Tra i principali indagati figurano Antonio Nicoletti, figlio dell’ex noto esponente della banda della Magliana Enrico Nicoletti, e Vincenzo Senese, figlio del presunto capo della camorra a Roma Michele Senese. Misure cautelari sono state applicate anche al produttore cinematografico Daniele Muscariello e al manager musicale Angelo Calculli. Altri arrestati includono Roberto Macori e Salvatore D’Amico. Tra gli indagati si trova anche Domitilla Strina, figlia dell’imprenditrice e cantante Lady Petrolio, coinvolta in passato in vicende legate al riciclaggio, così come l’ex calciatore Giorgio Bresciani. Secondo le accuse formulate, sarebbe stata creata una rete intricata di società fittizie utilizzate come prestanome per riciclare ingenti somme di denaro provenienti dai clan campani. Emergono inoltre le figure del produttore cinematografico Daniele Muscariello agente fiduciario dei clan coinvolti e del manager musicale Angelo Calculli nell’organizzazione delle attività illegali. Le indagini hanno rivelato prove concrete sull’esistenza di una struttura organizzata che avrebbe preso il controllo dei depositi fiscali degli idrocarburi per agevolare le operazioni di riciclaggio.