Negli ultimi anni, la situazione dei pediatri ospedalieri in Valle d’Aosta ha subito una drastica riduzione, passando da 11 a soli 3,5 professionisti. Questo fenomeno preoccupante è stato evidenziato dall’assessore alla Sanità, Carlo Marzi, in risposta a un’interpellanza della Lega che metteva in luce l’allarme lanciato dalla Fp Cgil Valle d’Aosta riguardo alla possibile chiusura imminente dell’unico punto nascite presente nella regione a causa di gravi carenze di personale.Secondo Marzi, il settore della pediatria sta attraversando un momento particolarmente delicato a livello nazionale, influenzato da decenni di mancanza di allineamento tra la formazione universitaria e la domanda del mercato del lavoro. La carenza di personale è un problema ben noto e viene affrontato quotidianamente sia dall’azienda Usl che dall’assessorato competente, con l’attuazione di strategie di reclutamento e collaborazioni con altre realtà sanitarie locali.È importante sottolineare che l’azienda Usl ha instaurato relazioni dirette anche con importanti strutture ospedaliere pediatriche come il Gaslini, uno dei più grandi e prestigiosi ospedali pediatrici non solo in Italia ma anche in Europa. Tuttavia, secondo il capogruppo della Lega Andrea Manfrin, le azioni di reclutamento e le collaborazioni non sono sufficienti a risolvere il problema delle carenze di personale nel settore della pediatria. Sebbene siano state adottate buone pratiche e siano state registrate numerose adesioni al reclutamento, le criticità rimangono evidenti.In conclusione, la questione delle carenze di personale nei reparti pediatrici richiede un approccio globale e sinergico che vada oltre il semplice reclutamento, ponendo l’accento sulla necessità di riforme strutturali per garantire un servizio sanitario efficiente e adeguato alle esigenze della popolazione.
Situazione critica nei reparti pediatrici: carenza di personale in Valle d’Aosta
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