13 novembre 2024 – 19:45
La situazione critica che si è venuta a creare nella Val di Susa a causa dell’aumento del traffico sull’autostrada del Fréjus rappresenta una sfida sempre più urgente da affrontare. I sindaci e le Unioni dei Comuni della zona hanno lanciato l’allarme già un anno fa, prevedendo i problemi che sarebbero derivati dalla chiusura per lavori del Traforo del Monte Bianco. Mauro Carena e Pacifico Banchieri, presidenti di Alta e Bassa Valle, hanno denunciato con forza le conseguenze negative di tale aumento di traffico: code interminabili di Tir, rischi per la sicurezza stradale e impatti negativi sull’ambiente e sul settore turistico.Gli incidenti recenti verificatisi sull’A32 hanno sollevato ulteriormente preoccupazioni riguardo alla gestione del traffico pesante in transito. La circolazione è stata bloccata per ore a causa di incidenti causati da mezzi pesanti, mettendo in evidenza la criticità della situazione attuale. Le lunghe code di camion in direzione del Traforo sono diventate una costante, con veicoli che rimangono fermi per ore alle porte delle città, generando disagio e rischi per la sicurezza stradale.Le Unioni montane hanno espresso nuovamente il loro allarme riguardo alla situazione, sottolineando come i problemi legati al traffico non abbiano trovato soluzione. L’impatto negativo si riflette sull’utenza ordinaria, sul turismo e sull’ambiente circostante. Inoltre, l’aumento degli incidenti è inevitabile con il crescente flusso di veicoli pesanti che attraversano la valle ogni giorno.Nonostante le contromisure messe in atto dalla società gestrice dell’A32 per ridurre le code ai caselli e minimizzare gli inconvenienti, i risultati ottenuti finora non sono stati soddisfacenti. La necessità di trovare soluzioni efficaci per gestire il traffico in modo efficiente ed evitare situazioni di emergenza è diventata sempre più urgente. È fondamentale agire tempestivamente per garantire la sicurezza stradale e il benessere della comunità locale nella Val di Susa.
