09 ottobre 2024 – 22:45
Nel pomeriggio di mercoledì 9 ottobre, Regione Piemonte e sindacati si sono riuniti per discutere della delicata situazione dei 390 dipendenti della Lear di Grugliasco, un’azienda specializzata nella produzione di sedili per Maserati. L’obiettivo era quello di trovare soluzioni che potessero garantire una prospettiva futura per l’azienda, considerando che c’è un investitore nel settore elettromeccanico interessato all’acquisizione dello stabilimento. Nonostante il riserbo sull’identità dell’investitore, si sa che l’operazione è stata finanziata da Invitalia e che l’azienda ha radici profonde sul territorio piemontese, in particolare a Torino.La questione sarà affrontata nuovamente durante il tavolo ministeriale previsto per il 30 ottobre. Si sta valutando l’utilizzo della cassa integrazione per le aree colpite dalla crisi industriale, ma bisognerà coinvolgere attivamente l’azienda stessa per trovare soluzioni condivise a livello locale e nazionale. Il vice presidente e assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, ha sottolineato la determinazione della giunta nel proteggere i lavoratori e le loro famiglie, ribadendo l’impegno a sostenere i potenziali investitori interessati a mantenere attiva l’attività manifatturiera e a preservare un settore strategico per il territorio.L’incontro in Regione segue quello avvenuto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy lo scorso 23 settembre, dove non si erano ottenuti progressi significativi sulla questione Lear. I rappresentanti sindacali hanno espresso la necessità che la Regione assuma un ruolo più incisivo nella vertenza Lear, proponendo l’utilizzo di ammortizzatori sociali combinati con programmi di riqualificazione professionale per i dipendenti coinvolti. È cruciale coinvolgere non solo i lavoratori della Lear, ma anche quelli delle altre aziende automobilistiche torinesi in difficoltà.La situazione rimane complessa e richiede un impegno costante da parte di tutte le parti coinvolte per trovare soluzioni concrete che possano garantire la continuità occupazionale e lo sviluppo economico del territorio. La collaborazione tra istituzioni regionali, sindacati, aziende e investitori sarà fondamentale per superare questa sfida e tutelare il tessuto produttivo locale.
