14 gennaio 2025 – 09:45
L’analisi congiunturale condotta dal Centro Studi dell’Unione Industriali di Torino su un campione significativo di circa 1.300 aziende piemontesi mette in luce una situazione caratterizzata da un clima di incertezza e prudenza estrema per i primi tre mesi del 2025. Le imprese della regione si trovano ad affrontare sfide complesse, con un calo delle esportazioni, un aumento dei costi energetici, interrogativi riguardanti le infrastrutture e la logistica, e il settore della metalmeccanica in difficoltà che mette a rischio il tessuto industriale locale.Questo scenario ha contribuito a generare una contrazione del sentimento di fiducia tra le imprese, con un numero maggiore di aziende che prevedono una diminuzione della produzione, degli ordini (-6 punti percentuali), della redditività (-8,2) e delle esportazioni, oltre che dell’occupazione. Tuttavia, sul fronte dell’occupazione ci sono ancora aspettative positive (+2,4) rispetto al trimestre precedente (+5,1).In particolare, emerge che solo una impresa su quattro ha ordini garantiti per i prossimi sei mesi, evidenziando la fragilità del contesto economico attuale e la necessità di adottare strategie prudenti e mirate per fronteggiare le sfide in arrivo.Le imprese piemontesi si trovano dunque ad operare in un contesto difficile e mutevole, dove la cautela è fondamentale per affrontare le incertezze legate all’andamento dell’economia regionale e globale. È necessario adottare politiche flessibili e innovative per garantire la sostenibilità delle attività produttive e favorire la ripresa economica nel medio-lungo termine.
