Le notizie riguardanti le cinque soldatesse rapite e tenute in ostaggio dai terroristi nella base israeliana di Nahal Oz continuano ad emergere, confermando che le giovani sono ancora vive e trattenute nei tunnel a Gaza. Le ultime informazioni sono state divulgate da Shiri Elbag, madre di una delle ragazze rapite di nome Liri, la quale ha raccontato di aver ricevuto un segno di vita dalle autorità israeliane circa un mese e mezzo fa. Nonostante la mancanza di ulteriori dettagli, è stato confermato che le soldatesse sono riuscite a sopravvivere in condizioni estreme per più di sette mesi.Recentemente, le famiglie hanno deciso di rendere pubbliche alcune foto delle soldatesse durante i primi giorni della loro prigionia, mostrando il loro stato ferito e contuso. Queste immagini sono state recuperate da un video girato da Hamas e successivamente recuperato dall’Idf a Gaza, che le ha mostrate alle famiglie per la prima volta circa un mese fa. Ogni famiglia ha potuto vedere la propria figlia nel video, mentre si poteva osservare una situazione inscenata dai rapitori: le ragazze costrette a rispondere a domande sulla propria identità mentre erano visibilmente commosse.La madre di Liri ha anche rivelato che le ragazze sono state successivamente separate l’una dall’altra, aumentando ulteriormente l’angoscia delle famiglie coinvolte. Le soldatesse coinvolte in questa tragica vicenda sono state identificate come Liri Elbag, Agam Berger, Karina Ariev, Naama Levy e Daniela Gilboa. La speranza rimane viva nel cuore dei loro cari mentre il mondo resta in attesa di notizie che possano portare alla liberazione delle giovani prigioniere.
Soldatesse rapite: angoscia e speranza per la liberazione imminente
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