09 ottobre 2024 – 11:33
I parlamentari della Lega si riuniranno nella vibrante città di Palermo per esprimere la loro solidarietà a Matteo Salvini, che al contempo sarà presente nell’aula bunker del carcere Pagliarelli per l’arringa difensiva affidata all’avvocato Giulia Bongiorno nel contesto del processo Open Arms. L’accusa, proveniente dal campo avversario politico, ha richiesto sei anni di reclusione per l’ex ministro dell’Interno, una richiesta che rimane impressa nella memoria dei sostenitori della Lega. La manifestazione programmata mira a ribadire con fermezza che difendere gli interessi dell’Italia non costituisce un crimine, evitando così di incitare in modo irresponsabile la folla contro le istituzioni giudiziarie e lo Stato, come purtroppo accaduto in passato in diverse occasioni.È interessante notare come la stessa Lega abbia evidenziato il caso di Riace, dove l’ex sindaco Mimmo Lucano, oggi europarlamentare di sinistra, è stato condannato in primo grado e successivamente anche in Appello. Questo episodio serve da monito sul rispetto delle decisioni della magistratura senza ricorrere a facili strumentalizzazioni politiche. Le dichiarazioni del vicepremier a Pontida hanno sottolineato con forza il suo impegno nel difendere le proprie convinzioni fino alle ultime conseguenze: “Se dovesse esserci una condanna a sei anni di prigione approvata da un giudice, anche in terzo grado di giudizio, varcherò le porte del carcere a testa alta. Sei anni non sono una pena leggera ma rappresentano la privazione della libertà. Possono imprigionare chi ha difeso con determinazione l’Italia e i suoi cittadini, ma non potranno fermare l’unione sacra dei popoli europei che oggi prende forma da Pontida”.Il leader della Lega si è mostrato indignato e sorpreso dall’atteggiamento di coloro che tradiscono i valori fondamentali, mancando di onore e dignità e preferendo la fuga alla responsabilità. Salvini ha ribadito il suo rifiuto verso chi volta le spalle agli ideali condivisi e si è espresso con fermezza contro la codardia e l’ipocrisia.
