21 marzo 2024 – 15:42
Il corteo di Libera a Roma in occasione della 29esima Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime innocenti delle mafie ha rappresentato un momento toccante e significativo. Lo striscione principale con la scritta “Roma città libera” richiama alla mente il celebre film “Roma città aperta”, mentre le note di “A bocca chiusa” di Daniele Silvestri risuonavano nell’aria lungo via Merulana, dove sono stati pronunciati i nomi delle vittime di mafia uccise in Italia.La partecipazione al corteo è stata variegata e rappresentativa: studenti, associazioni, autorità locali e nazionali come il presidente di Libera Don Ciotti, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il prefetto Lamberto Giannini, il sindaco di Bari Antonio De Caro, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, Giuseppe Conte del M5s, Elly Schlein del Pd e Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana.Il percorso che ha condotto il corteo da piazza dell’Esquilino al Circo Massimo ha visto la partecipazione numerosa di familiari delle vittime, studenti di diverse età e istituti scolastici, esponenti politici e sindacali, oltre a figure religiose. Sul palco del Circo Massimo sono stati letti i nomi delle oltre mille persone innocenti uccise dalle mafie, accompagnati dalla suggestiva melodia del canone di Pachelbel.Nel suo intervento conclusivo, Don Ciotti ha sottolineato l’importanza della memoria e dell’impegno nel combattere le mafie: “La memoria autentica si traduce in un impegno continuativo, condiviso e responsabile”. Ha invitato tutti a custodire le memorie dei propri cari perduti per riportarle alla luce e trasformarle in una spinta alla responsabilità. Un minuto di silenzio ha preceduto le sue parole cariche di significato.
