22 settembre 2024 – 11:45
Il provvedimento comunicato ieri ai genitori dal dirigente Fulvio Genero ha gettato un’ombra di preoccupazione sulle famiglie, che solo 24 ore prima erano state rassicurate sull’avvio del servizio a partire da lunedì prossimo. Dopo un colloquio tra la direzione e i funzionari dell’ufficio Istruzione del Comune, è emersa l’impossibilità di garantire un’adeguata sorveglianza per le classi terze e quarte, che quindi non potranno usufruire del servizio mensa come previsto. Queste due classi sono strutturate con un modulo di 30 ore settimanali di lezioni intervallate da due ore giornaliere di pausa mensa. In passato, durante le ore di mensa gli alunni erano assistiti da due operatrici il cui costo era sostenuto dalle famiglie – 138 euro all’anno. L’anno scorso, grazie a un finanziamento regionale, il disagio era stato ridotto con l’intervento di un Cantiere di Lavoro; tuttavia quest’anno la direzione ha deciso di non accettare personale esterno per la sorveglianza.L’assessore all’Istruzione Gianluca Vitale ha dichiarato: “Comprendiamo il disagio delle famiglie, ma le scelte dei genitori di non aderire al tempo pieno e quelle della dirigenza scolastica ci pongono in una situazione in cui non possiamo soddisfare le richieste senza che venga coperto il costo del servizio di sorveglianza.” Riattivare la sorveglianza comporterebbe ulteriori spese per le famiglie. Per venire loro incontro, la consigliera Claudia Buo ha proposto che sia il Comune a coprire i costi aggiuntivi: “Parliamo di 10 mila euro, una cifra irrisoria rispetto ai milioni accantonati come avanzo di amministrazione.”In risposta a questa decisione, lunedì i genitori hanno annunciato una protesta davanti alla scuola per manifestare la propria insoddisfazione e chiedere una soluzione equa e sostenibile per tutti. La questione della sorveglianza durante l’ora mensa si è dunque trasformata in un nodo cruciale da risolvere nel rispetto delle esigenze delle famiglie e degli obblighi della scuola nei confronti degli studenti.
