Sospensione app Cbp One crea impasse per 33mila migranti in Messico

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La sospensione dell’app Cbp One ha generato un’impasse per 33 mila migranti in Messico, privati della possibilità di prenotare gli appuntamenti necessari per ottenere l’ingresso legale negli Stati Uniti. Questa decisione ha avuto ripercussioni immediate sulla situazione dei migranti bloccati, lasciati senza una prospettiva chiara sulle azioni future e costretti a vivere in uno stato di incertezza. Alberto Xicoténcatl Carrasco, direttore della Casa del Migrante di Saltillo, ha evidenziato che la sospensione dell’app ha comportato il cancellamento di migliaia di appuntamenti già fissati, aggravando ulteriormente la situazione critica. In questo contesto, le persone coinvolte si trovano in una condizione di immigrazione irregolare nel paese ospitante e non possono essere alloggiate nei rifugi sovraffollati per un periodo indefinito. La mancanza di chiarezza e di soluzioni immediate mette a rischio il benessere e la sicurezza dei migranti coinvolti, creando una situazione umanitaria urgente che richiede interventi tempestivi e mirati da parte delle autorità competenti.

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