A seguito degli scontri tra due fazioni armate che appoggiano il governo di unità nazionale di Tripoli, guidato dal premier Abdelahmid Dbeibah, l’Università della capitale libica ha annunciato la sospensione delle attività accademiche a causa della situazione di instabilità. La decisione è stata presa in risposta ai continui scontri armati che hanno interessato la città, con segnalazioni di presenza di veicoli militari nelle strade. I recenti episodi di violenza hanno causato la perdita di nove vite umane, secondo quanto riportato dai servizi di emergenza locali.Il bilancio delle vittime degli scontri è stato confermato dalle autorità sanitarie della capitale libica, che hanno fornito dettagli sulle operazioni di soccorso e recupero dei corpi avvenute nella periferia orientale di Tripoli. Le immagini diffuse mostrano i membri del servizio ambulanza al lavoro nei sobborghi colpiti dagli scontri, ma non specificano se le vittime siano civili o facenti parte delle milizie coinvolte. Testimoni oculari hanno descritto gli eventi come iniziati a metà giornata e protrattisi per diverse ore, evidenziando la gravità della situazione e l’impatto devastante sulla comunità locale.La violenza armata continua a minare la stabilità della regione e ad arrecare gravi danni alla popolazione civile, rendendo necessarie misure urgenti per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini. L’Università di Tripoli si unisce alle istituzioni locali nel cercare soluzioni pacifiche per risolvere i conflitti e ripristinare un clima di pace e cooperazione nella regione. È fondamentale agire con determinazione per porre fine alla spirale di violenza e lavorare insieme per costruire un futuro migliore per tutti i libici.
Sospensione attività accademiche a Tripoli a causa degli scontri armati
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