02 gennaio 2024 – 16:14
Luciano Spalletti emerge come un talento innato nel calcio italiano, desideroso di risollevarsi dalla profonda crisi in cui era precipitato. Questa definizione è stata fornita dallo stesso allenatore, intervistato da Alessandro Antinelli per uno speciale intitolato “Un anno di sport”, in onda questa sera alle 23.15 su Rai 2. “Il mio ruolo può essere paragonato a quello di un rabdomante”, ha dichiarato Spalletti durante l’intervista. “Il mio compito è osservare attentamente e scoprire tutto ciò che può far esultare le persone”.Successivamente, Spalletti ha parlato dei giovani talenti sotto la sua attenta osservazione per la nazionale italiana. “Sono emersi giovani promettenti come Kayode, Ranieri, Koleosho e Casadei, che avevamo già individuato da tempo”, ha aggiunto il ct. “Inoltre, Bove si sta rivelando una certezza e ho apprezzato molto l’atteggiamento mostrato recentemente da Lucca. Non posso dimenticare Prati e Calafiori, che sono delle sicurezze sia a sinistra che al centro del campo e sono pronti per la nazionale”.Spalletti ha anche risposto ad un confronto tra la vittoria dello scudetto del Napoli e la qualificazione per Euro2024. “La conquista dello scudetto è stata un viaggio collettivo indimenticabile sui binari dei sogni e della follia: sembrava impossibile anche solo immaginarlo”, ha commentato l’allenatore. “D’altra parte, la qualificazione per il campionato europeo rappresenta una voce che si eleva dal profondo pozzo in cui eravamo caduti, gridando al mondo che anche noi ci siamo e siamo più vivi che mai. Ci permette di difendere il titolo conquistato nel 2021 in Germania, ma c’è ancora molto lavoro da fare”.Per il nuovo anno, Spalletti esprime il desiderio di “essere giusto”. “Affrontare situazioni complesse mi rende felice. Appartengo a quella generazione di persone per cui far parte della nazionale fa battere forte il cuore. Quindi, il mio augurio è che questa felicità possa coinvolgere un gran numero di italiani”.
