Sparatoria in centro commerciale: un ottantenne apre il fuoco con una pistola calibro 7,65.

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Sparatoria in un parcheggio di un centro commerciale di Alife, nel cuore del Casertano: la scena della violenza è stata registrata nella mattinata di ieri, quando un ottantenne ha aperto il fuoco con una pistola calibro 7,65 contro due imprenditori inermi. La vittima dell’agguato ha cercato di disarmare l’anziano, ma la situazione si è velocemente complicata e tutti e tre sono stati soccorsi dai carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese.La scena del crimine è stata presto invasa dai paramedici e dagli operatori dei servizi di soccorso, che hanno garantito l’assistenza medica ai tre protagonisti dell’incidente. Uno dei feriti, con gravi lesioni alla testa, è stato trasferito all’ospedale di Caserta per essere sottoposto a cure d’urgenza e successivamente operato al fine di stabilizzare il suo stato di salute.Le indagini sono state avviate subito dopo l’accaduto, ma la motivazione dell’aggressione resta ancora un mistero. Il panorama è stato di panico tra i presenti, che hanno cercato riparo nei negozi o fuggendo all’esterno della scena del crimine.Gli operatori dei servizi di soccorso e il corpo di carabinieri sono stati prontamente avvertiti del fatto e si sono immediatamente precipitati sul luogo per dare assistenza ai feriti. I militari hanno condotto un’approfondita indagine, aspettando che i protagonisti ricevessero la cura necessaria prima di ricostruire gli eventi dell’agguato.La scena è stata descritta da chi l’ha vista come “una sparatoria vera e propria”, mentre il protagonista dell’aggressione ha aperto il fuoco con la pistola calibro 7,65 contro i due imprenditori. La vittima si era trovata costretta a cercare di disarmare l’anziano prima che le cose prendessero questo andazzo.La squadra dei carabinieri ha iniziato subito a ricostruire gli eventi e ha interrogato i presenti al fine di comprendere la dinamica dell’accaduto. Il panorama è stato descritto come una scena del panico, con moltissimi presenti che hanno cercato riparo o sono fuggiti all’esterno per evitare il luogo della violenza.La motivazione dietro l’aggressione rimane ancora un mistero, ma la celerità e la determinazione dei carabinieri nel ricostruire gli eventi dell’accaduto hanno permesso loro di mantenere alta l’attenzione sulla scena.

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