La gestione delle uscite dei calciatori nerazzurri, e con esse la definizione dei loro rispettivi calendari di trasferimento, è prerogativa esclusiva dell’Atalanta.
La parola chiave, in questo contesto delicato, è “governo”, come sottolinea Luca Percassi, amministratore delegato del club, in riferimento alle recenti speculazioni relative alla trattativa con l’Inter per Ademola Lookman.
La narrativa mediatica, spesso incentrata su indiscrezioni e voci di corridoio, contrasta con la realtà dei fatti.
Fino alle ore immediatamente precedenti, non era stata avanzata alcuna offerta formale e documentata da parte dell’Inter per l’ala nigeriana.
La questione, lungi dall’essere una mera questione economica, si configura come un complesso intreccio di valutazioni strategiche, piani tecnici e considerazioni di mercato.
L’incontro tra Percassi e Beppe Marotta, dirigente con il quale lega un rapporto di reciproco rispetto e amicizia, trascende il mero ambito contrattuale.
Rappresenta un confronto leale tra due figure apicali del panorama calcistico italiano, accomunate da una visione lungimirante e dalla consapevolezza delle dinamiche che regolano il calcio moderno.
In questo dialogo costruttivo, l’Atalanta non si lascia condizionare dalle pressioni esterne, ma analizza con meticolosità l’offerta ricevuta, ponderandone le implicazioni a breve e lungo termine.
La scelta di valutare con “serenità” l’offerta riflette una filosofia aziendale che pone al centro la sostenibilità del progetto sportivo.
Non si tratta solo di massimizzare il profitto immediato, ma di preservare l’equilibrio finanziario e tecnico del club, tutelando al contempo gli interessi dei giocatori e della tifoseria.
La trattativa per Lookman è emblematica di un modello di gestione atalantino che si distingue per la trasparenza, la professionalità e la capacità di resistere alle sirene del mercato.
Il club bergamasco, pur essendo attrattivo per le grandi potenze del calcio italiano ed europeo, non rinuncia a mantenere il controllo sulle proprie risorse umane, calibrando ogni decisione in funzione della sua ambiziosa visione a 360 gradi.
La sua forza non risiede solo nell’abilità di scoprire e sviluppare talenti, ma anche nella capacità di proteggerli e valorizzarli nel tempo, garantendo al contempo una gestione finanziaria responsabile e sostenibile.