L’ombra di un’eventuale flessione motivazionale, in seguito a un 2024 denso di impegni e culminato con un argento olimpico, non preoccupa Nadia Battocletti. La sua serenità, alla vigilia del Golden Gala di Roma, riflette una profonda consapevolezza del proprio percorso atletico, percepito non come un onere, ma come un privilegio. “È un lavoro che amo, e mi sento incredibilmente fortunata a potercelo dedicare,” ha dichiarato, sottolineando il supporto imprescindibile dei suoi genitori, pilastri fondamentali nel suo sviluppo personale e sportivo.L’atleta si è poi soffermata sulle aspettative relative alla gara imminente, un primo banco di prova sui 5000 metri per la stagione in corso. Con un approccio pragmatico, Nadia ha espresso incertezza, preferendo concentrarsi sull’esecuzione e sull’osservazione dei risultati: “Non ho certezze su come andrà. L’importante è dare il massimo e capire dove siamo.” Questa filosofia, tipica di chi ha interiorizzato la complessità del rendimento sportivo, contrasta con la pressione di fissare obiettivi predefiniti.Il percorso verso i mondiali di settembre si configura come un processo articolato, scandito da fasi di carico, recupero e affinamento. La stagione è concepita come un viaggio, non come una corsa a sprint. Dopo il Golden Gala, un raduno intensivo permetterà un ritorno alla routine, con un approccio più disteso e mirato. “Ci sarà tempo per lavorare in modo più tranquillo,” ha anticipato, rivelando l’intenzione di inserire due prove di allenamento – “alture” – prima di affrontare le trasferte in Giappone. Queste “alture”, presumibilmente riferite a test specifici o simulazioni di gara, suggeriscono un’attenzione meticolosa alla preparazione tecnica e tattica, un elemento cruciale per affrontare un evento di calibro mondiale.La dichiarazione di Nadia Battocletti trascende la semplice anticipazione di una gara; si configura come una riflessione sul significato della dedizione sportiva, un equilibrio tra ambizione e consapevolezza, tra impegno e benessere. L’atleta, forte del supporto familiare e di una solida preparazione mentale, guarda al futuro con determinazione e pragmatismo, consapevole che il successo non è solo una questione di talento, ma anche di resilienza, di capacità di adattamento e di profonda comprensione del proprio corpo e della propria mente.