giovedì 11 Settembre 2025
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Calcio oltre confine: l’UEFA frena le richieste di FIGC e RFEF

Il vertice del Comitato Esecutivo dell’UEFA, celebrato a Tirana, ha sospeso l’esame delle proposte avanzate dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e dalla Real Federación Española de Fútbol (RFEF) riguardanti la programmazione di incontri di campionato al di fuori del territorio europeo.
In particolare, la richiesta della FIGC di trasferire la partita Milan-Como a Perth, in Australia, nel mese di febbraio, e quella della RFEF di disputare una partita della Liga negli Stati Uniti a dicembre, sono state temporaneamente accantonate.
La decisione riflette la complessità e l’importanza strategica di una tendenza in rapida evoluzione nel panorama calcistico internazionale: la possibilità di esportare eventi calcistici di rilievo in nuovi mercati.
L’UEFA, consapevole delle implicazioni etiche, commerciali e sportive di tale iniziativa, ha scelto di adottare un approccio cauto e deliberativo.
La questione non si limita a un mero trasferimento geografico di un evento sportivo; solleva interrogativi fondamentali sull’identità del calcio, sull’accessibilità per i tifosi locali e sul potenziale impatto economico e culturale sui paesi ospitanti.

Il comunicato ufficiale dell’UEFA sottolinea l’intenzione di ascoltare attivamente e raccogliere il parere di un ampio spettro di stakeholder.

Questo processo di consultazione non si limita alle federazioni nazionali (FIGC e RFEF), ma mira a coinvolgere attivamente rappresentanti dei club, dei giocatori, delle leghe, degli organizzatori di eventi, e, crucialmente, i tifosi stessi.
La voce dei sostenitori del calcio, spesso trascurata nelle decisioni strategiche, assume in questo contesto un’importanza determinante.

L’UEFA riconosce che l’espansione globale del calcio presenta opportunità significative per la crescita del movimento calcistico, l’ampliamento della sua base di appassionati e la generazione di nuove fonti di finanziamento.

Tuttavia, questa crescita non deve avvenire a scapito dei valori fondamentali che definiscono il calcio europeo: l’identità locale, la tradizione, la partecipazione e l’accessibilità.

La sospensione immediata di una decisione e l’avvio di un processo consultivo approfondito segnalano una volontà di bilanciare l’ambizione di una crescita globale con la necessità di preservare l’integrità e l’autenticità del calcio.
La decisione finale, si prevede, dipenderà dalla capacità di trovare un modello che sia sostenibile, equo e rispettoso dei valori che animano il mondo del calcio.

La sfida per l’UEFA è quella di navigare con prudenza in un panorama in continua trasformazione, garantendo che l’espansione globale del calcio arricchisca il movimento calcistico europeo, anziché comprometterlo.

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