Il Foro Italico, cuore pulsante dello sport italiano, ha recentemente ospitato un evento solenne, un rituale di celebrazione che incarna il profondo legame tra l’eccellenza atletica e il riconoscimento nazionale: la consegna dei Collari d’Oro al Merito Sportivo.
Più che una semplice premiazione, la cerimonia rappresenta un momento di riflessione sul valore dello sport come motore di coesione sociale, fonte di orgoglio e veicolo di valori quali la dedizione, il sacrificio, la resilienza e il fair play.
La suggestiva cornice della Casa delle Armi, un edificio storico intriso di memorie olimpiche, ha visto protagonisti atleti e squadre che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dello sport italiano, raggiungendo traguardi di straordinaria importanza e incarnando l’essenza stessa dell’eccellenza.
Tra i destinatari di questo prestigioso riconoscimento, spiccano la nazionale femminile di pallavolo, artefici di successi che hanno infiammato l’entusiasmo dei tifosi e portato lustro al nostro Paese, e la nazionale maschile, anch’essa protagonista di imprese memorabili.
 La cerimonia ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama politico italiano, con Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a presenziare per la squadra femminile, e Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, per quella maschile, sottolineando l’importanza strategica dello sport per l’immagine dell’Italia nel mondo e per la sua economia.
Tuttavia, i Collari d’Oro non si limitano a celebrare vittorie e medaglie.
 Rappresentano un tributo a carriere intere dedicate con passione e impegno al mondo dello sport, riconoscendo non solo i risultati ottenuti, ma anche il percorso, le sfide superate, gli insegnamenti appresi lungo il cammino.
È un omaggio a chi, con il proprio esempio, ha ispirato generazioni di giovani atleti a inseguire i propri sogni e a superare i propri limiti.
L’evento, trasmesso a livello nazionale, ha offerto un’occasione per riflettere sul ruolo sempre più rilevante dello sport nella società contemporanea, come strumento di inclusione, di promozione della salute e del benessere, e di sviluppo di competenze preziose, trasferibili in diversi ambiti della vita.
La cerimonia ha ricordato che lo sport non è solo competizione, ma anche collaborazione, rispetto dell’avversario e amore per la disciplina, valori fondamentali per la crescita personale e collettiva.
Il Collare d’Oro, quindi, non è solo un premio, ma un simbolo di questi principi, un monito a perseguire l’eccellenza con onestà e coraggio, e a lasciare un’eredità positiva per le future generazioni.


                                    



