La questione contrattuale è un orizzonte futuro, un dettaglio che attende paziente il suo momento. Al momento, l’attenzione è interamente focalizzata su questo Gran Premio, un appuntamento carico di significato che si celebra sotto il cielo della mia terra. La vittoria qui, in questo contesto, trascende la semplice conquista di punti; rappresenta un legame profondo con il luogo e con la passione che anima i tifosi.Non ho intenzione di disperdere energie in valutazioni speculative o in dialoghi con altre scuderie. La mia concentrazione è assoluta e la mia dedizione totale verso l’obiettivo primario: dare il massimo in pista. La pressione è inevitabile, ma la percepisco come una forza motrice, non come un ostacolo.Non necessito di conferme esterne, né di interpretazioni tendenziose. La fiducia in me stesso è radicata, forgiata da anni di esperienza e da una mentalità resiliente. Le critiche e le speculazioni rimbalzano come gocce d’acqua su una superficie impermeabile. La realtà del motorsport è cruda e inappellabile: un contratto, per quanto solido, non garantisce la permanenza. La performance è l’unica valuta riconosciuta, il metro di giudizio inequivocabile. Essere competitivi, dimostrare costantemente di essere all’altezza, è l’unica garanzia di un futuro nel mondo delle corse. Non sono in una posizione di precarietà. Il mio impegno è totale, la mia determinazione incrollabile. La sfida è ardua, ma l’obiettivo è chiaro: onorare la mia squadra, i miei tifosi e me stesso, regalando loro una vittoria che risuoni a lungo nella memoria. Il presente è tutto.