A Milano, la stagione rossonera si fa interprete di scelte strategiche complesse, delineando un quadro di rinnovamento e gestione oculata del parco giocatori.
L’arrivo di Niclas Füllkrug, attaccante tedesco in prestito dal West Ham, rappresenta un’operazione tesa a incrementare le opzioni offensive a disposizione di mister Pioli, soprattutto in vista di un calendario fitto di impegni che vedrà il Milan cimentarsi su più fronti.
Il giocatore, forte di esperienza internazionale, si presenta come un elemento di affidabilità e dinamismo, chiamato a dare il proprio contributo in un reparto che necessita di nuova linfa.
Parallelamente, il Milan affronta una fase di ridimensionamento di alcune voci del passato.
La risoluzione consensuale del contratto con Divock Origi segna la conclusione di un capitolo chiuso da tempo.
Nonostante un ingaggio considerevole, pari a 300.000 euro mensili, l’attaccante belga non ha mai trovato il giusto feeling con la maglia rossonera, rimanendo ai margini della rosa, un lusso finanziario che il club ha ritenuto insostenibile.
La decisione, maturata nel tempo e formalizzata con il nuovo anno, libera risorse preziose da reinvestire in altre aree del team.
Il futuro di Christopher Nkunku, invece, resta avvolto da un’ombra di incertezza.
L’ingente investimento di 37 milioni di euro per l’acquisizione del talentuoso attaccante francese dal Chelsea, non ha ancora prodotto i frutti sperati.
Nonostante l’aumento dei minuti in campo nelle ultime uscite, il giocatore non è riuscito a lasciare il segno, faticando a integrarsi nel gioco rossonero e a esprimere appieno il suo potenziale.
La possibilità di una partenza già nella finestra di mercato di gennaio non è da escludere, innescando una riflessione interna sulla valutazione dell’operazione e sulla necessità di accelerare il processo di ammodernamento della squadra.
La situazione complessiva testimonia un Milan in transizione, attento a bilanciare l’esigenza di competitività con la sostenibilità finanziaria, e proiettato verso un futuro che, inevitabilmente, richiederà scelte coraggiose e una gestione tattica impeccabile.





