sabato 4 Ottobre 2025
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Sassuolo batte Verona: primi punti in trasferta e respiro per la salvezza

Il Mapei Stadium assiste a un Sassuolo coriaceo e pragmatico capace di sconfiggere un Verona intraprendente ma sterile, incrinando ulteriormente le ambizioni venete e regalando ai neroverdi i primi punti in trasferta.
La vittoria, ottenuta con il minimo sforzo apparente, si rivela una boccata d’ossigeno cruciale in ottica salvezza, soprattutto considerando l’assenza di Domenico Berardi, afflitto da un problema al ginocchio che lo ha tenuto fuori dai titolari.
La sua sostituzione con Volpato, ironia della sorte, si rivela provvidenziale, richiamando alla mente la rete siglata proprio in questo stadio con la maglia della Roma.
Zanetti, dal canto suo, opta per un approccio più difensivo, schierando Gagliardini a centrocampo al posto di Akpa Akpro e Frese in difesa, sacrificando Valentini.
Il Verona si presenta all’appuntamento con un gioco votato all’intensità, cercando di soffocare il gioco del Sassuolo attraverso un pressing asfissiante sulle fasce.

Nonostante la spinta veronense, l’imprecisione in fase conclusiva si rivela un tallone d’Achille, impedendo alla squadra di sfondare il muro difensivo neroverde.
Il Sassuolo, pur soffrendo la pressione avversaria, si difende con ordine e riparte in contropiede, sfruttando le ripartenze fulminanti di Pinamonti e Volpato.
La prima frazione di gioco è caratterizzata da un’alternanza di occasioni mancate, con Muric costretto a intervenire su tiri pericolosi, e un arbitraggio inizialmente incerto, corretto poi dal VAR in merito ad un presunto tocco di mano di Volpato e ad un successivo fallo in area.
La ripresa si apre senza stravolgimenti tattici evidenti, ma l’inerzia della partita sembra gradualmente cambiare.
Le scelte di Grosso, con l’introduzione di nuovi interpreti, smorzano l’intensità del pressing veronense, permettendo al Sassuolo di sviluppare contromosse più strutturate.
Il rigore che decide la partita è il frutto di una dinamica di gioco ben precisa: l’eccessiva foga di Serdar, tentando un intervento decisivo, genera un fallo su Fadera, punito con un calcio di rigore che il VAR non interviene a sconsigliare.

Pinamonti, glaciale, trasforma dal dischetto.
La reazione del Verona, seppur veemente, non riesce a tradursi in gol, mentre il Sassuolo, in contropiede, si difende con ordine e pragmatismo.
Zanetti tenta una mossa disperata, lanciando in avanti Sarr per dare più peso all’attacco, ma la difesa neroverde si rivela impenetrabile.
La vittoria del Sassuolo non è solo un risultato numerico, ma un segnale di resilienza e capacità di adattamento.

Dimostra come, in un campionato competitivo come la Serie A, la concretezza e la capacità di sfruttare al meglio le occasioni, anche quelle che nascono da errori avversari, possano fare la differenza.

Il Verona, pur offrendo una buona prestazione, esce dal campo con l’amaro in bocca, consapevole di aver mancato un’opportunità importante.

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