Nonostante il crollo delle quotazioni del petrolio causato dalla mancata escalation dei bombardamenti israeliani sugli impianti iraniani, non si è registrata alcuna inversione di tendenza. Il greggio Wti viene scambiato a 67,21 dollari al barile, con una variazione negativa dello 0,21% rispetto alla chiusura di ieri sera a New York, mentre il Brent si attesta a quota 71,26 dollari al barile con una diminuzione dello 0,22%. Questi dati evidenziano la stabilità del mercato petrolifero nonostante le turbolenze geopolitiche che potrebbero influenzare le dinamiche dei prezzi. La situazione attuale richiede un’attenta monitoraggio degli eventi internazionali per comprendere appieno l’impatto sul settore energetico globale e sulle prospettive future dell’industria petrolifera.
Stabilità del mercato petrolifero nonostante le turbolenze geopolitiche
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