Stabilità e crescita: imprese valdostane puntano su esportazioni e investimenti per il futuro

Date:

16 aprile 2024 – 11:20

Il clima di fiducia delle imprese valdostane mostra segnali di stabilità secondo l’indagine congiunturale condotta da Confindustria Valle d’Aosta per il secondo trimestre del 2024. Il saldo tra ottimisti e pessimisti riguardo alla produzione si attesta al 24%, confermando una situazione costante. Le esportazioni registrano un miglioramento, con un saldo positivo che passa dal 13,33% al 20,69%, anche se aumentano le aziende con ordini sufficienti per meno di un mese, salendo dal 20% al 24%. Gli ordini con visibilità oltre i tre mesi subiscono una diminuzione del 5%, mentre quelli con visibilità tra uno e tre mesi rimangono stabili. I nuovi ordini evidenziano un leggero calo, passando dal 23,40% al 19,57%.Gli investimenti mantengono una certa stabilità: il saldo tra ottimisti e pessimisti per gli ampliamenti si attesta su +27,50% (rispetto al +30% del trimestre precedente), mentre quello per le sostituzioni conferma la percentuale del trimestre precedente a +32,5%. C’è un lieve aumento nella percentuale degli imprenditori che non prevedono di effettuare investimenti, arrivando al +40% (dal 38% del primo trimestre). Il tasso di utilizzo degli impianti subisce una leggera diminuzione del 3 punti percentuali, attestandosi al +70,15%, pur rimanendo in linea con i valori medi a lungo termine.Dal punto di vista occupazionale si registra una forte riduzione nel ricorso alla Cassa integrazione guadagni, scendendo al +4,35% rispetto all’8,51% del trimestre precedente. Il presidente di Confindustria Vda, Francesco Turcato commenta che le risposte delle imprese valdostane lasciano presagire una seconda parte dell’anno robusta. L’aumento delle esportazioni e degli investimenti previsti nel secondo trimestre testimoniano un inserimento stabile nelle filiere produttive fondamentale per lo sviluppo e la crescita dell’occupazione. Restano tuttavia incerte le implicazioni dei rischi macroeconomici e geopolitici in questa fase storica, ma ancor più preoccupanti sono le incertezze persistenti sull’intero sistema infrastrutturale della Valle d’Aosta.

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