20 febbraio 2025 – 16:20
Il caso di San Raffaele Cimena riguardante lo stalker della Consigliera metropolitana di Forza Italia, Clara Marta, ha visto un nuovo sviluppo con il patteggiamento dell’imputato Sudais Konate. Dopo un anno e 4 mesi di processo, il gup di Ivrea, Andrea Cavoti, ha deciso di convertire la pena detentiva in carcere in lavori di pubblica utilità per il cittadino ghanese di 35 anni. L’udienza è stata rinviata al 17 aprile in attesa che venga individuato un Ente disponibile per l’esecuzione della sentenza.La decisione del giudice include anche il divieto assoluto di avvicinamento a Clara Marta, con un raggio stabilito a 500 metri dalla persona offesa e dai luoghi da lei frequentati. Inoltre, Konate dovrà indossare un braccialetto elettronico per garantire il rispetto della restrizione impostagli. Questa misura è stata presa dopo che l’imputato aveva violato ripetutamente il divieto precedente, arrivando addirittura a presentarsi sotto casa della donna armato di un coltello a serramanico.Sudais Konate, ex richiedente asilo politico, aveva già infranto le regole in passato durante i festeggiamenti patronali a San Raffaele Cimena e questo comportamento ha portato all’aggravamento delle misure contro di lui. La sua immediata scarcerazione è stata decisa dall’avvocato Filippo Amoroso come sostituzione alla detenzione in carcere, ma ora dovrà rispettare scrupolosamente le disposizioni del divieto di avvicinamento per evitare ulteriori conseguenze legali.Il caso continua ad essere monitorato attentamente dalle autorità competenti per garantire la sicurezza e la tutela della vittima in questa delicata situazione legale.